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lunedì 7 giugno 2010

Cappelli & Maurelli

maurizio me l'ha segnalato e gliene son grato di buon grado. una delle letture più significative dell'anno passato! se n'è parlato su ciclistica.it e sul blog dell'Aver. ora tocca a Jim.
quì metto in BIBLIOTECA:
"L'ANARCHICO DELLE DUE RUOTE" LUIGI MASETTI: IL PRIMO CICLOVIAGGIATORE ITALIANO MILANO - CHICAGO E ALTRE IMPRESE DI FINE '800 a cura di Luigi Rossi, Protogruaro (VE), Ediciclo Editore Srl, 2000, pp. 240
Eolo, prima. poi Rambler della Gormully & Jeffery (USA), più leggera, ma meno affidabile della Cappelli & Maurelli (Milano), un solidissimo bicicletto, di colore bianco! questo, dal diario del Viaggissimo Milano - Chicago. un personaggio celebre all'epoca, di cui si leggeva sul Corriere della Sera. un cicloviaggiatore indipendente, alla scoperta dei paesaggi, del mondo e della gente. il libro ripercorre la storia del Masetti, con una ricostruzione affidata a lettere autografe e documenti di famiglia, i pochi rimasti. come un restauro, per continuare il viaggio! ed oggi mi scrive lorenzo, per condividere un catalogo Bianchi di inizio '900 o forse pure più antico. e chi si vede a un certo punto? proprio Luigi Masetti. grande!

mercoledì 1 dicembre 2010

Gormully & Jeffery

questo bel documento rinvenuto da flavio, ci riporta ai tempi di Luigi Masetti! grande

durante il "Viaggissimo", correva l'anno 1893, Luigi Masetti si ferma in visita alla World's Columbian Exposition di Chicago. rimasto con soli 19 dollari in saccoccia, cercai di trar profitto dall'ambiente. i signori Gormully & Jeffery, in esposizione alla fiera, omaggiano il cicloviaggiatore italiano di un Rambler, per proseguire il viaggio e 60 dollari per attraversare una seconda volta l'Oceano e tornare in Europa. La fabbrica di velocipedi de' signori Gormully e Jeffery, già premiata cinque volte, è la prima dell'America. Ha circa 500 operai nella centrale a Chicago ed ha filiali a Pittsburg , Washington, Filadelfia, New York, Boston e a Coventry in Inghilterra. Il mio valoroso Eolo poi è all'Esposizione, insieme coi bicicletti Gormully e Jeffery, con la storia dell'itinerario percorso attaccata al manubrio (...) Alla fine di ottobre me ne sarà fatta spedizione a Milano insieme con le merci degli espositori; ed io parto domani - 6 ottobre - col Rambler. Rambler (che significa viandante, pellegrino, vagabondo), è il nome adottato dalla casa Gormully e Jeffery per tutti i bicicletti di sua fabbricazione (...). buon viaggio Luigi!

lunedì 30 novembre 2020

Rambler 1902-4 .ca

Tuffo nei dintorni di un primissimo '900 tanto lontano, quanto moderno. 
 
Biciclette Made in U.S.A., un altro pianeta, fantascienza!  
 
Gormully & Jeffery, pionieri americani del velocipede nella seconda metà dell'800, sul finire del XIX sec. propongono al mercato mondiale bicicletti leggerissimi, essenziali, lussuosi e di qualità superiore: Rambler.

L'infatuazione già mi colse ai tempi in cui piacevolmente lessi le memorie del primo noto cicloviaggiatore italiano Luigi Masetti, intorno al mondo in sella al bicicletto, avanguardia di pensiero e stile.
 
"L'ANARCHICO DELLE DUE RUOTE" LUIGI MASETTI: IL PRIMO CICLOVIAGGIATORE ITALIANO MILANO - CHICAGO E ALTRE IMPRESE DI FINE '800 a cura di Luigi Rossi, Protogruaro (VE), Ediciclo Editore Srl.

Tornando al ferro, sul finire dell'800 la produzione velocipedistica americana pare fosse ben superiore alla richiesta di un mercato tanto ricco e vasto quanto saturo e dunque un po' di velocipedi Rambler, di puro sangue pulsante, esondarono in Europa alla ricerca di danarosi estimatori, a cui sollevare il deretano al gran piacere di un rotolamento formidabile.

Questo bellissimo manifesto è parte della strabiliante Collezione Salce www.collezionesalce.beniculturali.it che ho conosciuto grazie al Blog Collezione Salce
 



Produzione 1902-4 circa, modello tuttora ignoto. Nel 1900 la produzione di biciclette Rambler confluì insieme ad altri marchi nell'American Bicycle Company, non più Gormully & Jeffery, i quali si dedicarono alla produzione di automobili Rambler. Intorno al 1904 il marchio passa alla mano di Pope (Columbia) ed in Europa è nota in Svezia la produzione Husqvarna negli anni successivi. Fatto sta che in Italia, intorno al 1900 e qualcosa, di Rambler ne arrivò qualcuna che trovò destinazione alle ville dei signori. 

Manubrio girevole e manopole originali, freno anteriore a tampone sulla gomma, ruota libera, catena passo 1" a denti saltati, ruote grandi 700 A, in questo caso, su cerchi in legno originali verniciati e filettati, per gomme smontabili. 
 
Ruote montate con raggi sfinati: 32 per l'anteriore e 36 per la posteriore.

 



Gomme d'epoca Michelin STOP


Girovagando tra le biciclette antiche, si possono scoprire molte evoluzioni e varianti di telai a congiunzioni saldobrasate, telai a congiunzioni invisibili... quì invece abbiamo  un  telaio  a  congiunzioni I N C R E D I B I L I


Pedali originali






La parte centrale di questa decalcomania dovrebbe corrispondere a: "Made by American Bicycle Company - Successor to Gormully & Jeffery M.F.G. Co. - New York U.S.A."




martedì 31 luglio 2012

Gormully & Jeffrey Rambler del 1901

il pensiero va a Luigi Masetti ed ai cari amici di pedale, con questa splendida bicicletta Rambler della Gormully & Jeffrey, 1901. grazie a federica e matteo per la condivisione. buone vacanze a tutti!






mercoledì 1 febbraio 2012

ciclismo, anarchia e lotta sociale

già segnalato su ciclistica.it, consigliatomi da alberto, ecco per la BIBLIOTECA un romanzo imperdibile! agli albori della storia velocipedistica italiana, sul finire dell'800, un libro denso di riferimenti storici, che proietta il lettore in una realtà antica, descritta tanto nel dettaglio, che pare di vivere nel presente. tra progresso e vita quotidiana, amara e dolce. tra sgambi in bicicletta, cronache sportive e conflitti socio-politici. straordinario. inclusa la visita agli stabilimenti della Cycles Clément & Co. Paris! con la comparsa, se pur marginale, di un giovane, ma già famoso, Luigi Masetti. un tandem antico vi accompagnerà per buona parte della storia, sul pavé, su strade bianche, per le vie di Milano. per quelle maledette biciclette che vi capitano addosso come fulmini, nessuna pietà!

"Il piccolo diavolo nero"
Manfredi Gianfranco, Milano, Marco Tropea Ed., 2001, pp. 352

mercoledì 3 gennaio 2018

"Rambler" Gormully & Jeffery 1901

Per il nuovo anno velocipedistico 2018, che sia di buon auspicio a tutti gli appassionati del pedale d'epoca, iniziamo ammirando questo eccezionale bicicletto antico: Rambler mod. 43 della Gormully & Jeffery, 1901!
Il prestigioso marchio americano presenta un bicicletto con finiture di straordinario pregio, sicuramente esportato anche in Italia tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, come testimonia questo documento pubblicitario, forse sull'onda dell'omaggio di un bicicletto Rambler che la Gormully & Jeffery fece in terra americana al famoso Luigi Masetti, per concludere il suo viaggio.
Paolo di Moretta, che l'ha trovato a suo tempo e adottato per alcuni anni, conosce nel dettaglio e mi ha raccontato la storia interessante di questa macchina a pedali, all'origine regalata da un ricco industriale al figlio, poi passato nei decenni ad una famiglia di rigattieri, che l'ha conservato dagli anni '60 fin'oltre al successivo millennio, ben preservando lo stato eccellente di completezza e conservazione.
Ora Paolo di Torino, nuovo custode di questo grandioso velocipede, ci mostra fotografie di dettaglio, che lasciano a bocca aperta:
 
Freno a pressello/tampone con gommino originale
 
Cerchi in legno per gomme smontabili 700 C, con raggi legati
 
 Telaio finemente lavorato con congiunzioni specialissime!
Pignone fisso e catena originali: da notare quì sopra la maglia di chiusura a vite, con molletta di blocco!
Decalcomania originale sul tubo sotto sella, ancora ben visibile sulla verniciatura nera, che conserva ancora la lucidità originale!
Sella originale Christy dell'epoca, con morsetto integrato al reggisella!

Gomme bianche Hutchinson un po' più recenti, ma perfette per questa bicicletta
 Incredibili manopole originali!
Complimenti ai Paolo, per l'impegno nel recupero e conservazione di questo importante velocipede, grazie per la condivisione e per avermi concesso il piacere di dedicargli un grandioso pomeriggio di officina!